sabato 8 dicembre 2012

Cuoio in barca

L'idea di fare da me accessori in cuoio per la barca è nata dalla necessità di proteggere il boma dai bozzelli delle volanti che essendo esattamente alla sua altezza quando sono lascate, ci sbattono sopra  facendo danni.

Ho iniziato a girare sul web e mi sono accorta che in Italia c'è solo una ditta (torinese) che li fa, la stessa che ha equipaggiato il Kipawa! I prezzi però sono incredibilmente alti, così mi son messa alla ricerca del materiale necessario per realizzarli da me.

Ho scelto due tipi di cuoio, uno più spesso dell'altro, il primo per i bozzelli che lavorano vicino al boma e al vang
l'altro per rivestire  impiombature e alcuni tientibene che....non tenevano bene.

Gli attrezzi necessari sono: un paio di grosse forbici ben affilate, un attrezzo per forare il cuoio, una rondella zigrinata con manico di legno per segnare i punti da cucire in modo regolare, un punteruolo sempre con manico di legno, filo cerato, filo di cuoio, aghi per il cuoio (quelli con la parte che buca piatta per intenderci) dei fogli di plastica per disegnare il modello che servirà per tagliare il cuoio a misura, pennarello indelebile, squadrette.


Il modo migliore per ricavare la forma desiderata è usare un foglio di plastica, si riuscirà così ad avere delle misure esatte che tengano conto del lavoro che deve fare il bozzello o la manovra che vogliamo ricoprire, prima lo disegnamo col pennarello poi si ritaglia per simulare il nostro lavoro con l'abbondanza delle cuciture.

Una volta soddisfatta del risultato ho disegnato il modello in plastica con misure esatte, ora ne ho uno per ogni lavoro, non si sa mai.....

A questo punto si passa a tagliare il cuoio, una volta fatto lo bagnamo con acqua per ammorbidirlo e renderlo di più facile manipolazione.

Con la rondella zigrinata ora segnamo i bordi dove ci sarà la cucitura, e con il foracuoio si fanno dei fori regolari, la distanza è relativa al lavoro che state facendo io ho più o meno mantenuto i 5/6 mm. 

Le cuciture possono essere fatte con il filo cerato oppure con il filo di cuoio, la scelta non sta solo in un fatto estetico: bozzelli, lande, paterazzi, arridatoi devono essere sempre facilmente ispezionabili, come la mastra dell'albero quà a fianco, dove l'unico ma importante servizio del cuoio è quello di proteggere il multifiss dai raggi solari. La bontà di questi lavori è che sono tutti fatti su misura/necessità per cui sono sempre modificabili potete sempre contattarci per dubbi e consigli. Buon lavoro!


































Mastra

Dall'albero passa acqua in cabina! a chi non è mai successo? ebbene a sentire molti naviganti, anche molto più esperti di noi, sembrava una magagna pressochè irrisolvibile in modo definitivo, ci sentivamo dire che "tanto un pò d'acqua passa sempre...."

A noi sembrava impossibile, di soluzioni ce ne sono svariate e per tutte le tasche: dalle coperture in gomma ultra moderne e super costose a utilizzare dei copertoni usati di automobili. Diciamo pure che non ci piaceva nessuna delle soluzioni trovate, sia sul web che suggerite da altri velisti, e allora che fare?
Quà molto probabilmente entra in gioco la fantasia di chi riesce a vedere le cose da angolature diverse senza sentirsi condizionato da cio che "dovrebbe essere" e ora dall'albero non filtra nemmeno una goccia! il ragionamento di Stefano è stato semplice logica: serve un materiale impermeabile, sigillante, fatto per lavorare a contatto con l'acqua ma soprattutto doveva essere elastico nel tempo. Ha così deciso di usare il multifiss
e..... in abbondanza.

Il lavoro è iniziato con il togliere tutto quel che c'era, probabilmente del sika nero, quindi pulire per bene con acetone e poi lasciato ascugare infine il multifiss con la pistola e una spatola, questo per far si che non si formino bolle d'aria e che aderisca bene alle pareti per tutto lo spessore e l'altezza. Il multifiss si è asciugato in 3 giorni essendo uno strato così spesso, poi rimaneva il problema dell'esposizione ai raggi solari e il pericolo che si seccasse formando delle crepe, così abbiamo deciso di "fargli un vestitino" in cuoio leggero fermato con una fascetta d'acciaio con lo stesso procedimento usato per i copertoni. il risultato ci ha davvero soddisfatto, dopo un anno il lavoro è ancora perfetto e a questo punto ci sentiamo di consigliare il procedimento a chi ha questo fastidioso inconveniente.
Buon Lavoro!





















martedì 4 dicembre 2012

Comenti

I comenti a prua necessitano assistenza, quindi: mascheratura, con uno scalpellino a misura si sollevano le parti di sika andate, si dà il primer e poi il nuovo sika lasciando l'abbondanza che verrà tolta "rasa" con una lama quando è ben asciutto.

Il procedimento, in linea di massima è questo:

 Prima di tutto ci si assicura di avere una previsione meteo con almeno 2/3 giorni di bel tempo. Ci si arma di: una taglierina con lame nuove di ricambio, un paio di lame a parte per la rasatura finale, scoch di carta, scalpello da falegname di buona fattura, la cui testa deve essere bene affilata e in misura mezzo millimetro inferiore allo spazio dei nostri comenti, un pennellino, pazienza e mani di fata.

Con la taglierina incidiamo sui bordi il comento incriminato per tutta la lunghezza del pezzo che si deve rifare poi con lo scalpello inclinato più o meno 20 gradi rispetto al piano lo solleviamo incidendo e lo togliamo, a volte si  arriva al legno a volte no non ha importanza se il sika è ben fisso, l'importante è ottenere almeno 2/3 millimetri di profondità per permettere al nuovo sika di prendere bene. Una volta finito si aspira via tutto e si maschera come nelle foto.

 Con un pennellino passiamo il primer all'interno della scanalatura ottenuta e lo lasciamo asciugare per 3 ore. A questo punto possiamo inserire il sikaflex 290DC bisogna usare questo tipo perchè gli altri non funzionano a dovere. La striscia di sika che applichiamo sarà cicciotta e bisogna sasliarlo asciugare per bene, io l'ho lasciato due giorni.
 
Arrivati quà si prende una lama nuova e passandola rasa sulla fuperficie si livella la superficie togliendo le parti in più, sempre con la taglierina eventualmente incidiamo anche sui bordi laterali dove abbonda così quando leviamo lo scoch rimane la nostra striscia perfetta.